ALP - Associazion Linguistica Padaneisa 2004-2016 FAQ (Frequently Asked Questions)
Category: Main -> Chiarimenti sull\'AWARD A.L.P. - Memorial Angelo Giavazzi
Answer | · D.1 - Perché non allegare al Bando di Concorso una "convenzione grafica di base" a cui attenersi nella redazione dei testi? R.1 - L'ALP si è data come ambito d’azione, come specificato nel suo Statuto, studio, promozione e insegnamento delle lingue reto-cisalpine. Le lingue reto-cisalpine sono scritte da centinaia d’anni, sono state codificate (per costruzione) in innumerevoli testi letterari e (volutamente) in innumerevoli vocabolari e grammatiche. Nel tempo, lingue e convenzioni grafiche (o “norme”) si sono evolute di pari passo, venendo a costituire un binomio naturale ed identitario: è sufficiente dare un’occhiata ad una norma consolidata per capire di che lingua si tratta. L’ALP usa e propende per l’uso di norme consolidate, la cui definizione si può trovare nei rispettivi vocabolari e grammatiche di riferimento. [ Back to Top ]
| · D.2 - Perché non allargare/dettagliare meglio l'elenco delle lingue reto-cisalpine? R.2 - L'ALP conosce ipotesi di frammentazione frattale delle lingue reto-cisalpine e ipotesi di classificazione a livello di campanile. A livello mondiale l'UNESCO e l'ISO si sono occupati di classificare le più di 6.000 lingue umane, e per le lingue reto-cisalpine concordano quasi completamente nel classificarle in Piemontese, Ligure, Lombardo, Emiliano, Romagnolo (Emiliano-romagnolo per l'UNESCO), Veneto, Istrioto, Romancio, Ladino, Friulano. L'ALP si attiene a tale classificazione. [ Back to Top ]
| · D.3 - Il fatto che sarà "particolarmente valutato" l'utilizzo di norme consolidate, esclude dalla partecipazione le norme sperimentali? R.3 - L'ALP ritiene che le norme consolidate, cioè quelle che sono state usate storicamente nei secoli e sperimentate attraverso l'uso, proprio perché usate e sperimentate, siano legate a doppio filo con le relative lingue (si veda anche la "R.1"). I lavori che utilizzeranno una norma consolidata avranno la valutazione aumentata di una piccola percentuale. Ciò non significa assolutamente che i lavori che utilizzano una norma sperimentale saranno esclusi, significa solo che non avranno questo piccolo "bonus" nella valutazione. [ Back to Top ]
| · D.4 - Perché non inviare ai partecipanti non premiati la comunicazione dei titoli premiati, con la motivazione del premio? R.4 - Questo è un buon suggerimento, e non è detto che non lo si metta in pratica. Per quanto riguarda il 1° Award ALP (2011), la Giuria ha esaminato le opere in concorso ed ha emesso la seguente delibera: “La Giuria ritiene di non poter assegnare nessuno dei premi previsti, perché ritiene che nessuno dei lavori sia in linea con il Bando di Concorso. La Giuria ritiene meritevoli di Menzione quattro lavori”. I quattro lavori selezionati, che sono stati premiati con una Menzione della Giuria e con un Riconoscimento dell’Associazione (importo 100 Euro) disposto dal Consiglio Direttivo ALP, sono i seguenti:
"Ma parla come mangi! Proverbi culinari da Bergamo alla Bretagna";
"L'uso del paragone nel dialetto cavallirese";
"La lingua istriota nella letteratura istro-quarnerina: le liriche di Ligio Zanini";
"Lavrà par la gesa da ... 'ndua?".
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| · D.5 - Come definire il livello del Concorso: umoristico, alla buona, per specialisti, così così, senza pretese, con una certa ufficialità, serioso, etc.? R.5 - L'ALP è cosciente che il Concorso è molto giovane, è praticamente appena nato, essendo alla seconda edizione; cionondimeno si è riusciti a farlo conoscere in giro e si è avuta una buona partecipazione. Per rispondere alla domanda, bisogna dire che il livello del Concorso è dato dai partecipanti e dai lavori partecipanti: la Giuria del 1° Award ALP (2011) ha ritenuto di non assegnare nessuno dei premi previsti (si veda anche la "R.4") al fine di dare il messaggio che cerca, per il futuro, di incentivare la qualità dei lavori in gara. L'ALP, da parte sua, ha scrupolosamente verificato che i lavori ripettassero tutte le clausole burocratiche del Bando di Concorso ed è rimasta comunque soddisfatta dai lavori premiati nella prima edizione (concetto espresso anche durante la premiazione); volendo, si può prendere visione, sul nostro sito, dei lavori premiati ("Lavori premiati"). [ Back to Top ]
| · D.6 - Che indicazioni dà l'ALP per le aree di transizione? Si può usare una norma sviluppata per un'area di transizione? R.6 - L'ALP è cosciente che le lingue reto-cisalpine (o padanesi), le quali si collocano nel continuum romanzo, sono più o meno differenziate al loro interno stesso e che ci sono aree di transizione più o meno vaste tra di loro. Nel Bando di Concorso non ci sono limitazioni alle norme che si possono usare, quindi qualsiasi norma è accettata. Il Bando di Concorso stabilisce solo che "sarà particolarmente valutato l'utilizzo di" (partendo dalla valutazione maggiore) 1) una norma unitaria, 2) norme regionali unitarie, 3) norme consolidate. Questo con lo scopo di favorire la convergenza verso l'uso di una norma unitaria reto-cisalpina (o padanese), o almeno verso l'uso di una norma unitaria per ogni lingua regionale, o (in subordine) almeno verso l'uso di norme consolidate. [ Back to Top ]
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